Saturday, August 2, 2008

Friday, August 1, 2008

La Repubblica 'multiuso'

Zucconi non ha risposto al Capro. Il Capro allora scrive alla redazione. Gentile Redazione di Repubblica, 
Sono stato un vostro fedele lettore. La propoganda PDista che state svolgendo  oramai da mesi si commenta da sola: quando non e' ridicola e' triste. Ditelo per favore al vostro editore, al vostro direttore. Dite loro che state combattendo una battaglia gia' persa. Dite loro che fatica e' fare informazione navigando impacciati tra collusioni, omerta' e falsificazioni. Ditegli che non avete scelto di essere giornalisti per vendervi quotidianamente nella difesa di una linea politica mafiosa e perdente che e' in opposizione solo ai concetti di democrazia e laicita'; che vi viene il vomito nel vedere il vostro giornale trasformato in una novella duemila in formato tabloid dalle straripanti pagine di gossip necessarie ad acchiappare 'il lettore di centro'; che il pelo sullo stomaco richiestovi in nome del nuovo trasformismo italiano ve li sta facendo perdere i lettori. Ditegli che presto per vendere 3 milioni di copie non basteranno piu' i fascicoli e i dvd in
omaggio; presto Repubblica uscira' stampata su carta piu' soffice, e con sotto alla testata l'onesto invito: "E poi va anche bene per nettarsi l'ano". Ecco, forse allora tornero' a comprarvi. 

Cordialmente, 

Il capro


Sunday, July 13, 2008

La disinformazione di Repubblica

Caro Dr Zucconi, 

Le scrivo da un quartiere che Lei conosce bene: Georgetown, NW DC. Le scrivo per esprimerle il mio rammarico nel vedere Repubblica arrancare tra il dovere di cronaca obiettivo e la misinformazione dettata da una linea politica in cui fino a poco tempo fa, da elettore di sinistra moderato, mi riconoscevo. 

Le risparmio il perche' non mi riconosco piu' nel PD, il partito che ho votato con entusiasmo: lo puo' di certo immaginere, dato che a quanto pare non sono il solo. Sento pero' il dovere di dirle il perche' non mi riconosco piu' nel suo giornale. La campagna di mis-informazione lanciata contro i pochi che danno voce all'enorme sdegno del Paese nei confronti di un governo mafioso e di un opposizione collusa e' avvilente. La realizzazione che Repubblica ne fa parte mi e' disgustosa. 

Un giornale e' molto di piu' di uno strumento per veicolare una linea politica e organizzare consenso. Un giornale ha una funzione civica. Un giornale deve mantenere un margine di obiettivita' tale da permettergli di contraddire - o almeno di mettere in dubbio, di discutere - quella stessa linea politica che ha difeso - soprattutto quando e' in gioco il destino della parte politica che quel giornale rappresenta e, per inciso, del paese. Da spettatore attento dei media americani e delle varie operazioni di misinformazione attuate negli ultimi anni da questo lato dell'oceano, lei di certo sa di cosa parlo. 

Leggevo Repubblica.it ogni giorno appena entrato in ufficio. Compravo il giornale appena rientrato in Italia. Che peccato. 

Cordialmente

Saturday, July 5, 2008

Nascita del Capro

Il Capro ci ha messo un po' a nascere.  E' solo oggi, dopo aver rivisto un tedesco in abiti bianchi e cappello strano, fotografato mentre sorrideva demente da una finestra romana, credendo opportuno blaterare insulse oscenita', che il Capro ha deciso di essere lanciato. 

Il Capro e' un'espiazione. Espiazione dal peccato di non essere sul posto a dire, a urlare il marcio italiano. E quindi aspettatevi di tutto: dal perche' l'italia non ce la fara', alle immistioni politiche della cattolica apostolica, alla deriva dell'informazione italiana. 
Beeeeeh.